Il fondatore

Giulio Polotti

 

La Fondazione Anna Kuliscioff nasce dalle collezioni private di Giulio Polotti, raccolte in oltre cinquant’anni di accurata e puntigliosa ricerca.

Giulio POLOTTI nasce a Milano il 25 luglio 1924. Inizia a lavorare a 14 anni, alla Pirelli continuando a frequentare le scuole serali per completare gli studi. Militante antifascista dal 1940, e’ componente della Commissione interna clandestina della Pirelli e partigiano combattente. 

Per questa partecipazione attiva alla Resistenza, Giulio Polotti riceve dal Comando Alleato e dal Comitato di Liberazione Nazionale dell’Alta Italia il Certificato di Patriota e la Qualifica di Partigiano. 

Dopo la Liberazione partecipa alla vita sindacale alla Pirelli come Presidente della Commissione Interna dal 1946 al 1948, anno in cui la lascia pur continuando ad occuparsi attivamente di problemi sindacali dall’esterno. 

E’ questo il periodo delle scissioni sindacali: Polotti nel ‘50 e’ uno dei fondatori della UIL, Unione Italiana del Lavoro, ricoprendo molti incarichi fra cui quello di Segretario Generale della UIL di Milano.

All’attivita’ sindacale si congiunge strettamente l’impegno politico, che diventa piu’ intenso sul finire degli anni cinquanta, ed è in questa prospettiva che Giulio Polotti si presenta candidato alle elezioni amministrative del 1964 risultando eletto consigliere comunale a Milano.

Nel ‘68 Polotti viene eletto deputato nella lista socialista del collegio Milano-Pavia.
La sua elezione segna l’inizio di una breve ma intensa attivita’ parlamentare, svolta soprattutto all’interno della commissione lavoro della Camera e dedicata alle questioni di maggior interesse sociale, tra cui le pensioni e lo Statuto dei diritti dei lavoratori.

A seguito della decisione sindacale sulle incompatibilità, Giulio Polotti decide di rinunciare al seggio in Parlamento per rimanere alla UIL nella convinzione che sia preminente l’esigenza di lavorare nel movimento sindacale.
Cinque anni dopo, superato il piu’ delicato momento delle lotte sindacali, Polotti lascia la direzione della UIL milanese e torna all’attivita’ politica.

Eletto nel giugno 1975 consigliere comunale a Milano, ricopre fin da subito l’incarico di Assessore al Demanio e Patrimonio, portando in Comune lo spirito e lo stile del movimento sindacale, e chiedendo ogni giorno e su ogni problema la piu’ ampia partecipazione.

Nel ‘77 passa a guidare la Ripartizione Lavori Pubblici, certamente la piu’ impegnativa macchina comunale. Anche qui i risultati non si fanno  attendere: l’attivita’ della Ripartizione mese dopo mese perde le caratteristiche di lentezza ad arretratezza proprie delle strutture pubbliche, e assume quelle di una moderna azienda industriale.
E sono innumerevoli le opere realizzate durante la gestione di Polotti : dai piani per le fogne e l’acqua potabile, al
 piano illuminazione, al piano tombini, fino ad opere di grande prestigio come la sistemazione dei locali della Pinacoteca del Castello Sforzesco.

Fu inoltre Assessore al Personale ed al Decentramento, nonche’ promotore del Nucleo Milanese di Protezione Civile.

Nel 1991 il Comune di Milano gli conferisce la Medaglia d’Oro di Benemerenza civica.
Quando Giulio Polotti non era impegnato nell’intensa attivita’ politico-amministrativa, dedicava il suo tempo alla raccolta di materiale storico legato all’antifascismo, alla resistenza ed al movimento operaio.

Era il 1939 quando ha inizio la storia di una biblioteca e di una fondazione.

Lo racconta Giulio Polotti nel Bollettino 1/1994 pubblicato dalla Fondazione Anna Kuliscioff: “Avevo solamente quindici anni quando, attratto dai libri esposti su una bancarella in via Settembrini, acquistai un volume di De Amicis. Il proprietario rimase colpito da quel ragazzo che lavorava alla Pirelli e si interessava di libri. Mi regalò allora un altro opuscolo con la promessa che dopo averlo letto gli avrei esposto il mio pensiero.  L’opuscolo parlava di Matteotti e da quel primo volume iniziai a formare la mia biblioteca.

Tramite lavoratori non fascisti trovai altri libri e altri opuscoli che, non potendo tenere a Milano per motivi precauzionali, portai nella casa di campagna a Caronno Varesino. Dai libri poi passai a raccogliere anche i manifesti, i giornali, tutto quanto era collegato alla storia del movimento operaio e del socialismo. Raccogliere tutto questo materiale, leggerlo, studiarlo, mi permise di migliorare la mia cultura e mi stimolò ad impegnarmi  nel movimento sindacale e nella politica.

In Francia, in Svizzera e negli Stati Uniti trovai in seguito altro materiale. I compagni che mi donavano le loro raccolte erano fieri che le portassi in Italia, a Milano, centro del socialismo umanitario.

Ecco in breve, come è stato possibile costituire giorno dopo giorno la biblioteca della Fondazione Anna Kuliscioff, che ha trovato la sua sistemazione in locali generosamente donati da una mia cugina”. 

Nasce così il 15 dicembre 1992 una Fondazione di raccolta, studio e ricerca, dedicata al nome di Anna KULISCIOFF. Il materiale conservato proviene in larghissima parte dalla biblioteca e dalla collezione privata di Giulio Polotti, raccolto in oltre cinquant’anni di accurata e puntigliosa ricerca  Altro materiale si e’ aggiunto nel corso degli anni grazie alle generose donazioni di amici e sostenitori per i quali la Fondazione ha rappresentato un affidabile punto di riferimento e grazie alle acquisizioni operate dalla Fondazione stessa.

Giulio Polotti si e’ spento il 30 marzo 1999 nella sua casa di Milano, alla fine di una normale, ma come sempre intensa, giornata di lavoro nella sua Fondazione ed è stato uno di quei personaggi che hanno permeato la vita di Milano, non solo con la propria opera ma anche con la capacità personale di essere presenti nei luoghi e nei momenti cruciali del destino di una città.