Estremi cronologici: 1777 – 1996
Consistenza: 17 buste, 586 fascicoli

Il fondo Giulio Polotti è quello di maggior consistenza e articolazione tra le cinque entità archivistiche conservate dalla Fondazione Anna Kuliscioff di Milano. Si è scelto di intestare la denominazione del fondo con il nome di Polotti in quanto, pur trattandosi di documenti per lo più prodotti da altri soggetti, tutte le carte sono state raccolte personalmente da Giulio Polotti in maniera non casuale, ma in funzione della sua personale attività di ricerca storica e divulgazione culturale, attività svolta con la Fondazione Anna Kuliscioff, di cui Polotti è stato non solo il fondatore, ma anche il direttore e gestore fino alla sua scomparsa.
La documentazione quindi rispecchia e racconta in modo vivo ed efficace il lavoro di Giulio Polotti e al contempo la vita della Fondazione da lui creata e sostenuta quotidianamente. I documenti, una volta analizzati in sede d’inventariazione e riordino, hanno confermato questa interpretazione, evidenziando anche una precisa organizzazione in fascicoli creata da Polotti stesso, con criteri molto “personali” e riconducibili proprio alla genesi delle sue attività. La presenza inoltre di un piccolo, ma significativo, numero di fascicoli costituiti da documenti prodotti dallo stesso Polotti, nel suo operare come dirigente politico e sindacale della Milano del secondo dopoguerra e come organizzatore culturale, conferma la scelta di denominare il fondo in tal modo.
Il fondo è costituito dall’insieme dei documenti e gruppi di documenti, raccolti tramite donazioni e versamenti d’altro genere (non sempre individuabili), riguardanti la storia operaia e sindacale, la storia politica dei movimenti e partiti socialisti milanesi e lombardi (in particolare l’Unione italiana del lavoro, il Partito socialista italiano e il Partito socialista democratico italiano) e, come si è detto, le attività di Giulio Polotti come dirigente sindacale della UIL, esponente della federazione milanese del Partito socialista, parlamentare e amministratore pubblico nel Comune di Milano, in cui ha ricoperto diversi incarichi assessoriali.
Prima dell’avvenuto riordino, le unità archivistiche si trovavano raccolte in buste intestate a volte ad importanti esponenti di partiti e movimenti politici e culturali della sinistra italiana, altre volte a temi di rilievo nella storia del movimento operaio e della Resistenza. Il raggruppamento ordinato da Giulio Polotti era quindi più di carattere tematico che cronologico, in rari casi tipologico (ad es. “Opuscoli”). La constatazione della presenza di un ordinamento attribuito dal soggetto produttore del fondo non è stata immediata in quanto le buste, differenti per tipologie e aspetto, in molti casi ammalorate o prive di segnature e intestazioni visibili, si trovavano fisicamente sparpagliate in diversi ambienti della Fondazione Anna Kuliscioff, che aveva subito una riorganizzazione dei depositi e degli ambienti di lavoro dopo la scomparsa del suo fondatore. E’ stato quindi necessario un lungo e paziente lavoro di individuazione, raccolta e ricollocazione delle carte in un unico ambiente, come anche la competente Soprintendenza Archivistica della Lombardia aveva raccomandato nelle sue ispezioni.

STRUTTURA DEL FONDO

Fondo Giulio Polotti (1777-1996)

Serie 1. Carteggi e documenti

1.1 Giovanni Amendola (1922 – 1975)
1.2 Giunio Bruzzesi (1777 – 1907)
1.3 Bruno Buozzi (1924 – 1980)
1.4 Giuseppe Faravelli (1953 – 1956)
1.5 Giacomo Matteotti (1893 – 1974)
1.6 Matteo Matteotti (1945 -1989)
1.7 Stefano Merli (1941 -1996)
1.8 Giuseppe Modigliani (1921 – 1980)
1.9 Giuseppe Nitti (1923 – 1949)
1.10 Carlo e Nello Rosselli (1918 -1982)
1.11 Carlo Strada (1954 -1978)
1.12 Angelo Tasca (1947 -1957)
1.13 Filippo Turati (1872 -1982)

Serie 2. Fascismo, antifascismo, resistenza (1919 -1962)

2.1 Marcia su Roma (1918 -1939)
2.2 Antifascismo (1919 -1962)
2.3 Guerra di Spagna (1926 -1954) 
2.4 Resistenza (1942 – 1990)
2.5 Repubblica sociale italiana (1919 -1945)

Serie 3. Partiti e movimenti politici (1880 – 1961)

3.1 Partito d’azione (1943 – 1945)

Scarica l’inventario in pdf: Fondo Giulio Polotti

Soggetto produttore
Giulio Polotti (1924-1998)

Giulio Polotti nasce a Milano il 25 luglio 1924. Inizia a lavorare a 14 anni, alla Pirelli continuando a frequentare le scuole serali per completare gli studi. Militante antifascista dal 1940, è componente della Commissione interna clandestina della Pirelli e partigiano combattente. Per questa partecipazione attiva alla Resistenza, Giulio Polotti riceve dal Comando alleato e dal Comitato di liberazione nazionale dell’alta Italia il certificato di “Patriota” e la qualifica di “Partigiano”.
Dopo la Liberazione partecipa alla vita sindacale alla Pirelli come Presidente della Commissione Interna dal 1946 al 1948, anno in cui la lascia pur continuando ad occuparsi attivamente di problemi sindacali dall’esterno. É questo il periodo delle scissioni sindacali: Polotti nel ‘50 e’ uno dei fondatori della UIL, Unione italiana del lavoro (UIL), ricoprendo molti incarichi fra cui quello di Segretario generale della UIL di Milano.
All’attività sindacale si congiunge strettamente l’impegno politico, che diventa più intenso sul finire degli anni Cinquanta, ed è in questa prospettiva che Giulio Polotti si presenta candidato alle elezioni amministrative del 1964, risultando eletto consigliere comunale a Milano.
Nel 1968 Polotti viene eletto deputato nella lista socialista del collegio Milano-Pavia.
La sua elezione segna l’inizio di una breve, ma intensa, attività parlamentare, svolta soprattutto all’interno della Commissione Lavoro della Camera e dedicata alle questioni di maggior interesse sociale, tra cui le pensioni e lo Statuto dei diritti dei lavoratori.
A seguito della decisione sindacale sulle incompatibilità, Giulio Polotti decide di rinunciare al seggio in Parlamento per rimanere alla UIL, nella convinzione che sia preminente l’esigenza di lavorare nel movimento sindacale. Cinque anni dopo, superato il più delicato momento delle lotte sindacali, Polotti lascia la direzione della UIL milanese e torna all’attività politica.
Eletto nel giugno 1975 consigliere comunale a Milano, ricopre fin da subito l’incarico di Assessore al demanio e patrimonio, portando in Comune lo spirito e lo stile del movimento sindacale e chiedendo ogni giorno e su ogni problema la più ampia partecipazione.
Nel 1977 passa a guidare la Ripartizione lavori pubblici. Ricopre anche la carica di Assessore al personale ed al decentramento ed è anche promotore del nucleo milanese di Protezione civile.
Nel 1991 il Comune di Milano gli conferisce la Medaglia d’Oro di Benemerenza civica. Quando Giulio Polotti non è impegnato nell’intensa attività politico-amministrativa, dedica il suo tempo alla raccolta di materiale storico legato all’antifascismo, alla Resistenza ed al movimento operaio. Nasce così nel 1993 una Fondazione di raccolta, studio e ricerca, dedicata al nome di Anna Kuliscioff.
Il materiale conservato proviene in larghissima parte dalla biblioteca e dalla collezione privata di Giulio Polotti, raccolto in oltre cinquant’anni di accurata e puntigliosa ricerca Altro materiale si è aggiunto nel corso degli anni grazie alle generose donazioni di amici e sostenitori per i quali la Fondazione ha rappresentato un affidabile punto di riferimento e grazie alle acquisizioni operate dalla Fondazione stessa. Giulio Polotti si è spento il 30 marzo 1998 nella sua casa di Milano, alla fine di una normale, ma come sempre intensa, giornata di lavoro nella sua Fondazione.